Ravenna si può definire con certezza un tesoro sconosciuto alla maggioranza degli italiani.
Oscurata dalle più famose città d’arte italiane (Firenze, Roma, Venezia, Napoli) è in realtà una cittadina straordinaria che attira turisti e appassionati d’arte da tutto il mondo. Pochi sanno che è stata per tre volte, capitale di tre imperi: dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico Re dei Goti, dell’Impero di Bisanzio in Europa.
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Piazza del Popolo
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Ogni giro per Ravenna passa inevitabilmente per Piazza del Popolo, il cuore della città romagnola. Partiamo dal nome: si chiama così dal 1946, quando con il referendum tra Repubblica e Monarchia i ravennati furono la città italiana a votare di più per la Repubblica (88%). La piazza è piccola, armonica, quasi perfetta potremmo dire.
L’atmosfera è rilassata: si passeggia, si scambiano due chiacchiere, si prende qualcosa ai tavolini del caffè o nei mercati quando si svolgono. Il palazzo più bello della piazza è quello “Merlato”, oggi sede del Comune, che occupa lo spazio che un tempo era del fiume Padenna, che i veneziano interrarono al loro arrivo in città. A proposito dei Veneziani: furono loro, nel 1480 circa a innalzare le due colonne con il Leone di San Marco e del patrono Sant’Apollinare. Il lato opposto della piazza fu chiuso con le chiese di San Marco e San Sebastiano, oggi scomparse. La piazza doveva mostrare il dominio di Venezia su Ravenna, e così fu. Infatti, subito dopo la “riconquista” pontificia, il leone fu smantellato e sostituito con Sant’Apollinare a cui si aggiunse San Vitale. Dure curiosità su questa colonna: sulla sua superficie è ancora visibile una meridiana che serviva per indicare il mezzogiorno solare di Ravenna. Sul bassorilievo, i segni zodiacali non sono 12 ma 13, compreso l’Ofiuco, l’unica costellazione che non ha avuto un segno zodiacale. Ancora più in basso, la miniatura di un Ercole Orario, grande statua di Ravenna poi distrutta da un terremoto. Le due chiese veneziane sull’altro lato della piazza furono abbattute e sostituite con l’attuale Torre dell’Orologio. Gli altri edifici rappresentativi della piazza sono il Palazzo Apostolico, oggi sede della Prefettura, il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro e il Palazzo dei Rasponi del Sale, oggi sede di un istituto bancario.
Il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
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Avvicinandosi al Mausoleo di Galla Placidia non si immagina che la semplicità dell’esterno nasconda in pochi metri quadrati così splendidi mosaici, i più antichi di Ravenna. Non esageriamo se affermiamo che l’atmosfera del Mausoleo è magica.
Fu l’imperatore Onorio (che trasferì nel 402 la capitale dell’ impero d’occidente da Milano a Ravenna) a volere questo mausoleo per dedicarlo alla sorella Galla Placidia.
Il tema dei mosaici, infatti, è la vittoria della vita sulla morte, in accordo con la destinazione funeraria dell’edificio. Ma è il cielo stellato riprodotto sulla volta a colpire più di tutto la fantasia dei visitatori e a restare impresso per sempre negli occhi. Pare che la stessa cosa sia accaduta a Cole Porter, che andò a Ravenna in viaggio di nozze alla fine degli anni ’20. La storia racconta che fu proprio il cielo stellato del mausoleo a ispirargli la famosissima Night and Day.
Orari di apertura e costo del biglietto del Mausoleo di Galla Placidia
Orari di apertura: tutti i giorni 9.00-19.00. Sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e va effettuata con almeno un giorno di anticipo, esclusivamente on-line
Chiuso: Natale e Capodanno.
Costo del biglietto: Euro 10,50 (biglietto cumulativo comprensivo di: S. Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Museo e Cappella Arcivescovile). Per il Mausoleo di Galla Placidia è prevista un’integrazione di 2 €.
Come arrivare: Via Giuliano Argentario. A piedi nel centro storico di Ravenna.
La Basilica di San Vitale a Ravenna
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Questo tempio a forma ottagonale (l’otto era simbolo di Resurrezione perché era sette, il tempo, più uno, Dio) è fra i monumenti più importanti dell’arte paleocristiana in Italia.
Non solo per lo splendore dei suoi mosaici ma per la completa adesione ai canoni dell’arte orientale: non ci sono navate ma solo un nucleo centrale a pianta ottagonale sormontato da una cupola affrescata.
Se riuscite a staccare gli occhi dai mosaici, soprattutto dal volto di Teodora, noterete a terra una serie di cerchi concentrici con delle frecce: è un labirinto, come si trovano in molte chiese cristiane. Simboleggia il percorso di uscita dal peccato verso la purificazione. Se volete provare a uscire dal labirinto, vi diamo un piccolo aiuto: si parte dal centro, il resto scopritelo voi. Accanto alla basilica c’è il Museo Nazionale di Ravenna che raccoglie capolavori donati o rinvenuti nei maggiori cantieri di scavo e restauro della città.
Orari di apertura e costo del biglietto della Basilica di San Vitale a Ravenna
Orari di apertura
Da giugno a ottobre tutti i giorni 9.00-19.00
Da novembre a maggio tutti i giorni 10.00-17.00
Chiuso: Natale e Capodanno.
Costo del biglietto: Euro 10,50 (biglietto cumulativo comprensivo di: S. Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Museo e Cappella Arcivescovile).
Come arrivare: Via San Vitale. A piedi nel centro storico di Ravenna.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna
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Da non confondere con Sant’Apollinare in Classe che si trova fuori dal centro storico, a 8 km da Ravenna, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo porta questo nome per differenziarla da un’altra chiesa cittadina che portava lo stesso nome: ospita il più grande ciclo di mosaici del mondo.
Le pareti della navata centrale sono divise in tre fasce di mosaici ben distinte: la fasci più alta racconta la vita di Cristo, quella centrale Santi e Profeti e mentre quella inferiore ritrae il famoso Palazzo di Teodorico.
La cancellazione della figura dell’Imperatore e di altri personaggi, ricoperti da drappi bianchi, avviene nel momento in cui la basilica passa dal culto ariano (per cui era stata costruita) al culto cattolico. Sulla parete di fronte è ritratto il porto di Classe, uno dei più importanti del Mediterraneo ai tempi dell’Impero Romano.
Orari di apertura e costo del biglietto della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Orari di apertura
Da giugno a ottobre tutti i giorni 9.00-19.00
Da novembre a maggio tutti i giorni 10.00-17.00
Chiuso: Natale e Capodanno.
Costo del biglietto: Euro 10,50 (biglietto cumulativo comprensivo di: S. Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Museo e Cappella Arcivescovile).
Come arrivare: Via di Roma. A piedi nel centro storico di Ravenna.
Il Mausoleo di Teodorico
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Secondo la leggenda la vasca in porfido rosso che si trova al piano superiore del Mausoleo è la stessa in cui trovò la morte l’Imperatore barbaro. Poiché aveva paura dei fulmini, in un giorno di temporale si rifugiò nel suo mausoleo ma un fulmine venne a colpirlo proprio mentre stava facendo il bagno.
Dalla fessura a forma di croce aperta nel tetto del Mausoleo, sarebbe poi arrivato un cavallo nero che lo avrebbe gettato nell’Etna!
Sono tante le leggende sulla morte di questo re barbaro che governò l’Italia per 33 anni portando tolleranza, pace e ricchezza e che si fece costruire questo mausoleo in pietra d’Istria affinché trovasse pace a Ravenna, dove aveva vissuto. La struttura a due piani a forma decagonale e con un massiccio tetto fatto con un unico blocco di pietra lo rende un monumento singolare, completamente differente rispetto agli edifici in mattone di Ravenna.
Orari di apertura e costo del biglietto del Mausoleo di Teodorico
Orari di apertura:
Da lunedì a giovedì: 8.30 – 13.30
Venerdì e sabato: 8.30 – 19.00
Domenica: 8.30 – 13.30
Ultimo ingresso: 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Chiuso: Natale e Capodanno.
Costo del biglietto: 4 €. Ridotto: 2€ (per ragazzi tra i 18 e i 25 anni)
I biglietti sono prenotabili online.
Come arrivare: Via delle Industrie. Appena fuori dalle mura nella zona della Rocca Brancaleone. Autobus linea n. 2-5
Basilica di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna
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Tra le basiliche di Ravenna è quella più imponente e maestosa. I mosaici sfidano per bellezza quelli delle altre chiese della città e ritraggono Cristo circondato dai quattro evangelisti, mentre le pecore simboleggiano gli apostoli.
Il volto di Gesù compare al centro della Croce, in un tondo decorato con 99 stelle. Tutta la rappresentazione si svolge tra il cielo e l’incanto di un verde paesaggio paradisiaco ricco di rocce, alberi, fiori ed uccelli variopinti. Oggi la Basilica di Sant’Apollinare in Classe si trova a 8 km dal centro di Ravenna e a qualche chilometro dal mare, mentre quando venne costruita si trovava in riva al mare. Accanto alla basilica, infatti, ci sono gli scavi della grande area archeologica dell’antica città di Classe, sede della flotta romana nell’Adriatico. Da non perdere anche una visita al nuovo Museo Classis, un viaggio nella Ravenna bizantina ricostruito in un vecchio zuccherificio del 1800. Si va dalla Preistoria fino alla Ravenna Medievale, ma il museo merita una visita anche solo per la scala decorata con un’onda di mosaico lunga 33 metri.
Orari di apertura e costo del biglietto di Sant’Apollinare in Classe
Orari di apertura:
Dal lunedì al mercoledì dalle ore 13:30 alle 19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Dal giovedì al sabato dalle ore 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Domenica dalle ore 13:30 alle 19:30 (ultimo ingresso re 19:00)
Chiuso: Natale e Capodanno.
Costo del biglietto: 4 €. Si può acquistare un biglietto cumulativo Antico Porto di Classe + Museo Classis a 12 €.
Come arrivare: A 6 km dal centro, Via Romea Sud, 224. Con l’auto o l’autobus N. 4 che parte dalla Stazione Centrale di Ravenna o col treno in direzione classe. In bicicletta: il museo è collegato con la città da una pista ciclabile.
Tomba di Dante e San Francesco
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Per molti è una sorpresa scoprire che la Tomba di Dante si trovi a Ravenna e non a Firenze. Dante morì a Ravenna durante il suo esilio e nonostante i ripetuti tentativi di riportarlo nella città natale, è ancora qui.
I Francescani del vicino convento trafugarono e conservarono gelosamente le ossa di Dante per diversi secoli, opponendosi alla volontà di sovrani e papi di riportare le spoglie a Firenze. Furono sempre loro a salvarle dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale seppellendole sotto il cumulo di terra che potete vedere accanto alla Tomba, Oggi a ricordare Firenze e la toscana c’è la lampada votiva settecentesca alimentata con olio d’oliva degli appennini toscani che viene donato ogni anno (la seconda domenica di settembre) dalla città di Firenze. La cosiddetta “zucarira” (la zuccheriera in dialetto locale) come viene scherzosamente chiamata dai ravennati la Tomba di Dante, si trova nella “Zona del silenzio“, un luogo di pace e tranquillità dove far riposare Dante. Fa parte della zona anche il Quadrarco di Braccioforte, dove troviamo non solo il cumulo che ha protetto le ossa di Dante durante la Seconda Guerra Mondiale ma anche la grande quercia voluta da Carducci e il muro dove, per circa due secoli, i francescani nascosero le ossa di Dante per evitare che venissero portate a Ravenna. Da non perdere, quindi, anche una visita alla vicina Chiesa di San Francesco con il bel chiostro. In particolare, vale la pena investire un euro per accendere le luci della cripta ormai sott’acqua. Al primo piano del convento c’è il Museo di Dante, con la cassetta in legno d’abete che ospitò le spoglie di Dante dal 1677 al 1865.
Orari di apertura e costo del biglietto della Tomba di Dante
Orari di apertura:
Da novembre a marzo: 10.00 – 18.00
Da aprile a ottobre: 10.00 – 19.00
1 gennaio 2022: 13.00 – 18.00
Chiuso: 25 dicembre
Costo del biglietto: gratis
Come arrivare: a piedi nel centro storico di Ravenna.
Il Battistero degli Ariani a Ravenna
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Il Battistero degli Ariani di Ravenna fu costruito durante il regno di Teodorico, quando Ravenna era la capitale dell’Impero e l’arianesimo era religione ufficiale della corte.
L’arianesimo è sempre stato considerato un’eresia del Cristianesimo perché secondo la dottrina ariana Cristo era figlio di Dio ma conservava la sua natura umana: solo attraverso il rito del battesimo che la natura divina fu comunicata a Cristo. I mosaici sulla volta del battistero celebrano proprio il battesimo di Cristo. A differenza del vicino Battistero degli Ortodossi, qui il giovane Cristo non viene rappresentato come proveniente da Oriente (“luce da luce, Dio vero da Dio vero”) ma si dirige verso oriente, diventando divino solo nel momento del battesimo. È un uomo, quindi non c’è “censura” sulla sua nudità, mentre è immerso nelle acque del Giordano e Giovanni Battista gli comunica il Battesimo. Dall’alto scende la colomba divina, ad irrorare con un soffio di luce, simbolo dello Spirito, il capo del Cristo.
Orari di apertura e costo del biglietto del Battistero degli Ariani
Orari di apertura: dal lunedì al sabato: 9.00 – 12.00
Chiuso: Domenica
Costo del biglietto: 2 €
Come arrivare: il battistero è in pieno centro storico, in prossimità della Basilica dello Spirito Santo.
Il Battistero Neoniano o degli Ortodossi a Ravenna
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Il Battistero Neoniano fu la risposta cattolica (del vescovo Neone) all’eresia Ariana, che proprio in Ravenna aveva avuto il massimo splendore sotto il regno di Teodorico. Una contrapposizione che si ritrova anche nel Cristo raffigurato nel mosaico sotto la cupola, che a differenza di quello nel vicino Battistero degli Ariani viene da Oriente (“luce da luce, Dio vero da Dio vero”) ed è divino anche prima del battesimo comunicatogli da Giovanni Battista e dalla colomba divina (gli ariani affermavano il contrario).
Si racconta che Carl Gustav Jung (il famoso psicologo) in un suo viaggio a Ravenna negli anni 30 vide nel Battistero Neoniano, un mosaico che rappresentava Cristo mentre tende la mano a San Pietro che sta per affogare. Discusse a lungo di questa immagine con la sua compagna di viaggio e la interpretò come un segno della morte e della rinascita. Solo molto tempo dopo, quando cercò una foto del Battistero Neoniano, si accorse che quell’immagine non esisteva ed era stata il frutto della sua immaginazione. Jung usò quell’episodio per scrivere bellissime pagine sul rapporto tra inconscio e coscienza e di come anche l’immaginazione modifichi il modo in cui vediamo la realtà.
Orari di apertura e costo del biglietto del Battistero Neoniano
Orari di apertura: tutti i giorni 9.00-19.00. Sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e va effettuata con almeno un giorno di anticipo, esclusivamente on-line
Chiuso: Natale e Capodanno.
Costo del biglietto: Euro 10,50 (biglietto cumulativo comprensivo di: S. Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Museo e Cappella Arcivescovile). Per il Battistero Neoniano è prevista un’integrazione di 2 €.
Come arrivare: Via Gioacchino Rasponi. A piedi nel centro storico di Ravenna.
La domus dei tappeti di pietra
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L’Italia è un paese pieno di meraviglie che non smette di svelare il suo straordinario passato: è accaduto così con la Domus dei tappeti di pietra, scoperta agli inizi del 2000 3 metri sotto il livello della chiesa di Sant’Eufemia.
Una meravigliosa casa bizantina del V-VI secolo con 14 ambienti tutti decorati con pavimenti a mosaici policromi e marmi. I mosaici sono assolutamente straordinari e lasciano immaginare la ricchezza del proprietario della casa e il suo gusto per la bellezza. Abbondano i gli elementi geometrici, floreali e figurativi: la “Danza dei Geni delle Quattro Stagioni” è una rarissima rappresentazione che mostra i Geni danzare in cerchio. Unico è anche il mosaico con la figura del “Buon Pastore” ritratto in una versione diversa dalle tradizionali rappresentazioni cristiane.
Orari di apertura e costo del biglietto per la Domus dei Tappeti
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Costo del biglietto: Intero: € 4. Ridotto: € 3
Come arrivare: la Domus si trova in pieno centro storico, in Zona a Traffico Limitato.
In bus: linea 70, fermata in Piazza Baracca.